LE CENERI DEL DEFUNTO TRASFORMATE IN DIAMANTE
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Trasformare le ceneri del proprio caro defunto in un diamante. Un diamante vero ed autentico a tutti gli effetti, da portare con sé, applicato su una collana da appendere al collo o incastonato in un anello da infilare al dito… la notizia di questa pratica sconcertante non è nuova, in Italia se ne parla solo da qualche anno, ma all’estero e soprattutto in Svizzera (dove è stata ideata un decennio fa) sta riscuotendo un interesse sempre maggiore. Di cosa si tratta? Consiste nell’estrarre dalle ceneri di un corpo umano (o animale da compagnia) il carbonio tramite un primo processo chimico, per trasformarlo successivamente in grafite per ottenere, come operazione finale, con fortissime compressioni ed alte temperature un piccolo diamante, il tutto con tempi molto lunghi, da 6 a 12 mesi. Questo in semplici parole e senza entrare, più di tanto, nella complessa tecnologia (HPHT) studiata dallo svizzero Rinaldo Willy. Quindi, concludendo, la “diamantificazione dei propri cari come “atto d’amore”. Considerati i costi non certo alla portata di tutti, si va da un minimo di 4.000 euro fino a oltre 30.000 che può lievitare ancora in base ai carati del diamante stesso, al suo colore, al taglio e ad eventuali minuscole scritte incise con il Laser. Nella città svizzera di Coira (Chur) si trova una delle aziende (la più conosciuta) che si occupa, da molti anni, di queste trasformazioni e in quell’azienda, arrivano le urne cinerarie dalle quali si otterrà il tanto agognato diamante. Di primo acchito, dopo aver preso atto della notizia, ci si chiede: “Ma in Italia, questo procedimento è lecito? È legale?”. Nel nostro Paese è tassativamente vietato. Intendiamoci, è vietata esclusivamente la procedura di trasformazione, ma dal 2009, non è proibito per legge, rivolgersi alle aziende che se ne occupano all’estero. Pertanto, basta andare oltre gli italici confini muniti di un regolare “Passaporto mortuario”, dopodiché si può rientrare con il caro “gioiello” restando, però, soggetti alle norme legali del Fisco relative alla materia di trasporto di oggetti di valore.
Quindi basta informarsi e adeguarsi.
Già, tutto molto semplice… Ma l’aspetto etico e morale? Ecco, allora entrare in scena una diversa visione di questa procedura. A suo tempo il senatore, ex Area Popolare, Carlo Giovanardi aveva proposto un emendamento al DDL per il riordino della Sanità, allo scopo di estendere l’articolo 411 del Codice penale (che contempla il vilipendio di cadavere) a chiunque trasferisce all’estero le ceneri per sottoporle al processo di diamantificazione. La pena, per questo tipo di reato, può variare dai due ai sette anni di reclusione. L’emendamento è poi naufragato senza un seguito. Pertanto, restano, comunque, molti dubbi e perplessità. Ma a prescindere da modalità burocratiche, costi elevatissimi e quant’altro, la domanda fondamentale da porsi è se, tutto questo, ha un senso. È vero amore? Avere appeso al collo o incastonato in un anello o ancora come orecchino, un piccolo diamante ottenuto con procedure altamente scientifiche dalle ceneri di un proprio caro è veramente affetto? Per alcuni forse lo sarà - ma per la stragrande maggioranza delle persone si tratta, sicuramente, di un surrogato d’amore, un esibizionismo freddo ed insulso, un accanirsi contro una realtà… la dura realtà della morte di un proprio caro alla quale, prima o poi, bisogna sapersi confrontare con serena consapevolezza. Una macchinosa invenzione che lucra sui sentimenti altrui, un’invenzione che, apparentemente, illude di avere ancora un contatto fisico con chi, in vita, abbiamo amato. Nelle pubblicità di questa prassi, sostenuta anche da diversi operatori di pompe funebri, si nota il larvato e viscido messaggio psicologico nel quale si insinua il concetto di una continua presenza del proprio caro per mantenere ed alimentare i caldi ricordi di quando era in vita. E’, sicuramente, una questione di sensibilità e di percezioni emotive strettamente personali che rientrano nella vasta sfera di concezioni etiche e morali che, però, non ha senso condannare a priori. Opinioni che, ovviamente e giustamente, si possono discutere ed approfondire in confronti sereni ed equilibrati.
Un dubbio, però nasce… ora le ceneri trasformate in diamante e domani, chissà…? Chissà che qualche astuto imprenditore non escogiti anche il surrogato dei profumi, inventandosi qualche dabbenaggine per offrire, a persone ingenue e caratterialmente deboli, un qualche distillato odoroso ottenuto da qualche parte del corpo umano e con mezzi, sempre altamente tecnologici, per offrire un ricordo d’amore attraverso un aroma perpetuo… |