Precisazioni importanti sulla cremazione:

 

Nei giorni dell’emergenza Covid è circolata la voce sull’obbligatorietà della cremazione per tutte le salme.

Voce priva di alcun fondamento: chi muore in questo periodo di emergenza, a prescindere dalla causa della morte, non è obbligato ad essere cremato.

 È sempre obbligatorio ottenere le autorizzazioni alla cremazione e, in questo momento di crisi, in alcuni casi, potrebbe diventare più complicato del normale se non impossibile.

 

Vi spieghiamo perché, distinguendo due casi:

 

1.   Un socio SOCREM muore durante la pandemia

 

SOCREM è l’esecutore delle volontà alla cremazione del socio defunto. Questo significa che è sufficiente che un parente (un amico, un conoscente, l’impresa funebre, la casa di riposo, ecc.) ci contatti per informarci del decesso e il defunto verrà cremato senza bisogno di coinvolgere alcun parente nelle autorizzazioni e senza alcun problema.

 

2.  Un NON socio SOCREM muore durante la pandemia

 

Dopo la morte, le autorizzazioni alla cremazione dovranno essere firmate dal coniuge o, se il defunto era vedovo/a, celibe/nubile o divorziato/a, da tutti i parenti pari ordine e grado.

In un periodo come questo, è sufficiente che un parente sia sottoposto a quarantena o viva in un altro comune, per rallentare o rendere impossibile la cremazione del defunto.

 

Per concludere

 

È importante avere presente che le leggi che regolamentano la cremazione non sono cambiate e che, essere iscritti a una SOCREM, è ancora il metodo più sicuro e più diretto per essere cremati.